MOSTRE

Il programma del 2023 è iniziato con un Hackaton di una notte all’interno del MUSE, organizzato dalla piattaforma NxT, Like Life e We Are The Flood.

Nella notte tra il 3 e il 4 giugno 2023, diciassette artiste/i e designer under35 selezionati dalla board di NxT hanno abitato gli spazi museali, immaginando nuovi modi di rappresentare attraverso i linguaggi dell’arte la necessità di agire ora contro la crisi ambientale e climatica.

Alcuni sono stati scelti e prodotti con la cura di Mali Weil per Like Life e Stefano Cagol per We Are The Flood, nell’ambito della festa per i 10 anni del MUSE.

Trento no stop pollinators city

di Elena Grippo e Nikola Koruga

testo di Mali Weil

Trento no stop pollinators city è un intervento cartografico che riflette sulla coesistenza tra uomo e impollinatori* nel contesto urbano di Trento.
Le mappe rappresentano due alternative: la prima, Trento Reale, presenta la città esistente, mentre la seconda, Trento Possibile, è una città ideale per api e diverse altre specie di impollinatori. Alcuni edifici ed elementi urbani antropici sono stati sostituiti da una rete di infrastrutture dedicate principalmente ad insetti, interconnessa con il tessuto urbano, ricca di habitat diversificati, collegati da corridoi che facilitano i tragitti al fine di permettere la raccolta di cibo e la nidificazione. In questa realtà alcuni edifici fondamentali alla vita umana sono assenti. Gli spazi liberati sono allocati alle necessità di Altri con cui già conviviamo.
L’installazione permette di confrontare o di sovrapporre le mappe facendole scorrere e creando un’unica pianta della coesistenza nel territorio urbano. La sovrapposizione racconta una città dove la prevalenza degli elementi antropici non è scontata, in favore di nuove possibilità di coabitazione.

Impollinatori: specie animali che agiscono da vettori inconsapevoli per l’impollinazione dei fiori. Regolano molti servizi ecosistemici dalla produzione alimentare alla conservazione di biodiversità.

Impollinatori attualmente presenti a Trento:
48% imenotteri (api, bombi, formiche, vespe)
27% ditteri (mosche, tafani, zanzare)
15% coleotteri (coccinelle, maggiolini, scarabei)
10% lepidotteri (farfalle)

Machines of Loving Grace

di Angela Fusillo con Marco Gentilini

testo di Mali Weil

La serra è un ambiente artificiale la cui sopravvivenza è controllata da tecnologie di monitoraggio. Essa riproduce in uno spazio controllato alcune delle relazioni esistenti fra piante, animali umani, tecnologia e ambienteMachines of Loving Grace, il cui titolo è un omaggio al poema tecno-utopico di R. Brautigan, rappresenta un ecosistema tropicale virtuale, generato da un’AI, sulla base dei dati reali di monitoraggio della serra tropicale del MUSE. La sopravvivenza delle specie qui presenti è affidata, infatti, ad un’infrastruttura hardware e software che controlla temperatura e umidità in base alle ore del giorno, alle stagioni e alle condizioni esterne. Il dataset generato è stato quindi utilizzato per allenare un’AI a visualizzare un ecosistema tropicale. Ogni variazione nel video corrisponde ad una variazione nei dati reali della serra. L’idea che le macchine possano avere una “cura amorevole” dalla quale dipende la sopravvivenza di interi ecosistemi può sembrare una distopia, tuttavia sta avvenendo per molti ambiti della vita sulla terra, con interpolazioni estremamente più complesse e assai meno controllabili.

QUI la gallery completa dei concept